“L’arte dei pizzaiuoli napoletani” sarà l’unica candidatura Italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco. Lo ha deciso all’unanimità la Commissione nazionale italiana per l’Unesco su proposta del Ministero dell’Agricoltura e con il sostegno del Ministero degli Esteri, dell’Università, dell’Ambiente, dell’Economia. Scelta perché “rappresenta l’Italia in tutto il mondo”.Ora il dossier, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa sarà trasmesso all’Unesco e inizierà un lungo e complesso negoziato che coinvolgerà oltre 200 Paesi, “specialmente perché fino ad ora mai l’Unesco ha iscritto una tradizione connessa ad una produzione alimentare”, osserva il curatore legale del dossier Pierluigi Petrillo.
La candidatura de “L’arte dei pizzaiuoli napoletani” sara’ valutata dall’Unesco, con sede a Parigi, nel 2017. Per la Commissione designatrice “l’arte dei pizzaiuoli ha svolto una funzione di riscatto sociale, elemento identitario di un popolo, non solo quello napoletano, ma quello dell’Italia. E’ un marchio di italianità nel mondo”.
E questa candidatura evita il rischio “scippo” da parte degli americani che nei giorni scorsi avevano annunciato la candidatura della “pizza” american-style. La decisione conferma quanto la Commissione aveva gia’ deliberato un anno fa ma che poi non aveva avuto seguito per motivi tecnici legati alle procedure Unesco. Non è stata invece ripresentata la candidatura della “Perdonanza Celestiniana dell’Aquila”.
“Proseguiamo a valorizzare il made in Italy dopo il grande successo di Expo”, commenta il ministro Martina.